Al word congress di Berlino, davanti alla platea mondiale dei suoi Concessionari, Volkswagen ha presentato in anteprima la la gamma di nuovi prodotti fino al 2025, decretando la fine del dieselgate e riaffermando con determinazione la forza economica di un gruppo che ha le capacità di vincere qualsiasi sfida.
Una parte rilevante della produzione sarà dedicata a veicoli interamente elettrici tramite la serie ID per la quale è stata pianificata una produzione oltre 1 milione di unità nel 2025. Una cifra che rappresenta 1/10 della produzione mondiale dell’intero Gruppo.
All’inizio dell’evento troneggiava sul palco una Tesla Model S a identificare nel brand californiano, che oggi produce appena 90.000 unità l’anno, un punto di riferimento.
La novità è che la serie ID (la cui produzione è prevista per il 2020) costerà quasi 7/8000 euro in meno della Model 3 e la pubblicazione della notizia sembra strizzare l’occhio ai futuri acquirenti di auto elettriche e in proprio in particolare quelli potenziali di Tesla.
Il fatto che Tesla abbia raccolto oltre 350.000 ordinativi di prevendita della Model 3 è un fatto eccezionale e storico per il settore dell’auto tanto da spingere le case automobilistiche ad accelerare i propri piani sull’elettrico. A maggior ragione in quanto le prenotazioni si sono basate su un concept tecnologico e in particolare sulla fiducia del brand, un valore che generalmente un costruttore conquista in decenni di storia.
La differenza è che Tesla progetta e costruisce da zero con soldi a prestito mentre gli altri brand dispongono di proprie risorse economiche e si avvalgono di un Know-how consolidato. Senza considerare le reti di distribuzione e di assistenza già consolidate.
Il marchio californiano ha dimostrato che per essere innovativi non sono necessari i numeri e la dimensione, cosa ritenuta impossibile solo fino a pochi anni fa.
Essere sul palco di un evento di uno dei più grandi gruppi automobilistici mondiali, nato oltre 100 anni prima, è di per se un fatto straordinario. Così come è un evento aver superato le barriere di ingresso nel settore auto che sembravano insormontabili con una strategia Top-Down partendo da un segmento luxury dominato da marchi storici come Audi, BMW, Lexus, Mercedes.
Tesla è stata capace di intercettare e dialogare con la popolazione degli innovatori e dei pionieri, di coloro che si entusiasmano quando si parla di cambiamenti e si esaltano davanti a progetti visionari. Una nicchia di mercato che ha il potere di indicare le nuove tendenze e di fare da apripista sul mercato. Di fatto Tesla ha già vinto una sfida e indipendentemente dalle opinioni di chi già dichiarava all’inizio il fallimento del progetto, sta scrivendo una pagina importante nella storia del settore auto.
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