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Michele Lombardi

La generazione X, Y e Z.

Il fatto di dividere generazioni in base a un periodo storico è una tendenza recente basata sul principio che l’essere nati in un determinato periodo storico influenzi il modo di pensare e di comunicare, e incida sulle abitudini e sullo stile di vita della stessa generazione.

La generazione X è una locuzione per descrivere chi nato più o meno nel periodo tra il 1960 e il 1980. Sono coloro che hanno visto la nascita dei PC e vissuto la sfida Microsoft e Apple in un’ epoca in cui internet non esisteva. Hanno conosciuto i primi videogames, la musica portatile dei walkman e i primi telefonini.

Questa generazione ha diverse peculiarità quali l’ambizione, l’autosufficienza, l’apertura al dialogo e la tolleranza sulle diversità.

Ha una discreta conoscenza del PC. Ne ha compreso rapidamente l’utilità e ha utilizzato la tecnologia come elemento distintivo e selettivo per conquistare posizioni e affermarsi nel mondo del lavoro. Per questa generazione la conoscenza delle lingue e dell’informatica erano condizioni che aprivano le porte al successo.

La Next Generation, conosciuta anche come Millennium o generazione Y, sono coloro che, nati tra i primi anni 80 e il 2000, hanno ricevuto una forte educazione tecnologica. Sono cresciuti nell’era dei computer e ne sono assidui utilizzatori. Viene descritta come una generazione aperta e ricettiva ma poco incline alla politica avendo vissuto il crollo dell’ideologia Prevalentemente più pigra e attenta all’immagine e alla posizione sociale.

Per la Generazione Z, ovvero quelli nati dopo il 2000, il digital è una parte del DNA. Sono giovani e giovanissimi, perennemente connessi che fanno fatica ad immaginare un mondo senza Internet e smartphone e gestiscono molto bene flussi importanti e costanti di informazioni.

Il 41% di questi ragazzi trascorre più di 3 ore al giorno sul computer per attività non scolastiche e il 73% si connette entro meno di un’ora dal risveglio.

Comunicano con immagini, sono creativi, realisti e focalizzati sul futuro con una forte attenzione all’ambiente e ai problemi globali.

Usano mediamente 5 dispositivi (rispetto ai 3 dei Millennials): Smartphone, Desktop, Notebook, Tv e Tablet e ipod.

8 su 10 sono connessi sui social network e più della metà ritiene che questi siano i luoghi dove si svolge la vita sociale.

Paradossalmente per questa generazione Facebook non è popolare preferiscono apps come Snapchat, Vine e Instagram dove vige una maggiore privacy.

La Generazione Z rappresenta il target del futuro. Già oggi contribuisce a fornire 44 miliardi di dollari all’economia americana influenzando le scelte di acquisto per oltre 600 miliardi di dollari.

Uno studio condotto nel settore dei viaggi ha dimostrato che il 65% delle mamme americane ritengono che il loro figlio – generazione Z – sia in grado di influenzare le prenotazioni delle vacanze.

Costituiscono il 25% della popolazione USA e nel 2020 rappresenteranno il 40% dei consumatori totali.

L’infografica che segue mostra la differenza fra le due generazioni Y e Z.


E’ questa la generazione su cui dovremo concentrare l’attenzione perché è quella che imprimerà i cambiamenti più importanti soprattutto nel settore automotive e ne plasmerà lo status quo.

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